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Si terrà il 2 ottobre a Foggia presso l’Hotel Cicolella il congresso regionale della sezione pugliese di AIPO-ITS. Si tratta di uno dei primi eventi di interesse medico scientifico a svolgersi in presenza e avrà come tema: “La sfida del COVID-19 e le risposte della Pneumologia della Puglia”.
Al centro del dibattito vi sarà certamente il nuovo modello organizzativo messo in campo dalla sanità pugliese in risposta all’emergenza sanitaria così come i progressi scientifici da un punto di vista diagnostico e terapeutico nella gestione del SARS CoV-2.

“Nel corso dello tzunami che ha investito il mondo intero, il Sistema Sanitario italiano ha condotto una battaglia senza precedenti, ma alla preparazione e alla abnegazione del personale sanitario non ha corrisposto un analogo livello organizzativo e gestionale” commenta Roberto Sabato, pneumologo presso il reparto Malattie Apparato Respiratorio a direzione universitaria del Policlinico Riuniti di Foggia e Presidente AIPO-ITS Puglia.

“Per affrontare al meglio l’emergenza il sistema sanitario avrebbe dovuto fornire un adeguato armamentario: offrire più presidi territoriali e un maggior numero di posti letto oltre che in terapia intensiva, anche in Pneumologia. Dal 2009 in Italia le risorse destinate al comparto sanitario sono state progressivamente ridotte, in controtendenza rispetto a quanto accadeva nei vicini paesi europei. Tagli che sono sintomo di una visione poco lungimirante e soprattutto incapaci di sostenere una pandemia come quella in atto in questo momento” continua Sabato.

“In questo scenario tremendo” continua il presidente AIPO-ITS Puglia “la Pneumologia italiana ha risposto in modo straordinario, assumendo un ruolo strategico nella lotta al coronavirus Basti pensare al ruolo della terapia sub intensiva respiratoria nell’arginare le conseguenze dell’infezione sull’apparato respiratorio. Così come l’aver saputo gestire efficacemente posti letto “flessibili” o adattabili a pazienti complessi con vari livelli di gravità e criticità. La Pneumologia pugliese ha dovuto stravolgere il suo impianto organizzativo tradizionale, ma ha mostrato una grande capacità di riorganizzarsi e ha fronteggiato la sfida alla pandemia in maniera efficace, riuscendo, pur in assenza di terapie mirate e in scenari organizzativi nuovi e mai verificati prima, a rispondere alla pressante domanda che le veniva richiesta dalle istituzioni regionali.”

I lavori del congresso foggiano sono articolati in quattro sessioni.
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Nella prima si parlerà degli aspetti epidemiologici e organizzativi legati alla pandemia, con interventi sull’organizzazione e la logistica dell’ospedale Covid-19, sui cambiamenti organizzativi e sulla riorganizzazione dell’attività pneumologica nella sinergia tra ospedale e territorio.

La seconda sessione riguarderà gli aspetti patogenetici e diagnostici, con approfondimenti sul Covid-19 e la risposta immuno-flogistica, sulle procedure diagnostiche integrate e sui profili radiologici collegati alla polmonite causata dal SARS CoV-2.

Gli aspetti terapeutici, con interventi sui protocolli utilizzati e sui trattamenti sperimentali nell’ambito della terapia farmacologia, sull’importanza della terapia sub-intensiva e sulle metodologia da utilizzare per affrontare malattie che insorgono nei malati Covid saranno invece il tema della terza sessione.
Vi sarà poi una lettura sulla terapia dell’asma e della broncopneumopatia cronica ostruttiva nell’epoca del Covid-19.

Al centro della quarta sessione un altro argomento di grande attualità: gli aspetti riabilitativi e di sorveglianza domiciliare. Sono previsti approfondimenti sulla riabilitazione polmonare e sul ruolo della pneumologia territoriale nella sorveglianza del paziente domiciliare.

Ufficio Stampa AIPO-ITS