Secondo la definizione dell’American Thoracic Society e dell’European Respiratory Society, la spirometria è un esame insostituibile per la valutazione dello stato di salute respiratoria come la misurazione della pressione arteriosa lo è per la salute cardiovascolare.

Per la corretta diagnosi delle malattie respiratorie ostruttive, Asma, Asma Grave e BPCO, è indispensabile l’integrazione di elementi clinici e funzionali; tuttavia è ampiamente documentato che la percentuale di pazienti con diagnosi di asma e BPCO che hanno eseguito un esame spirometrico è assolutamente inadeguato (mediamente il 30% dei pazienti). Ne consegue che una alta percentuale di pazienti viene consapevolmente gestita senza una diagnosi adeguata con problematiche di sovra o sotto trattamento. La pandemia da Sars-CoV-2 ha ulteriormente aggravato questa situazione a causa della sospensione temporanea dei servizi ambulatoriali di spirometria, anche in relazione al rischio di contagio associato alla procedura. L’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri è intervenuta producendo un documento specifico su questo tema.

La nota AIFA 99 di recente pubblicazione interviene in questo contesto, ribadendo la centralità della spirometria nella diagnosi della BPCO e coinvolgendo attivamente il Medico di Medicina Generale nel percorso diagnostico-terapeutico.

Maria Aliani